Rottamazione cartelle: prorogati termini per adesioni e pagamenti
Rottamazione cartelle: prorogati termini per adesioni e pagamenti
La nuova rottamazione delle cartelle per tasse e multe non pagate sta facendo parlare di sé, in quanto ha subito una proroga di due mesi rispetto alla scadenza prevista. Ma cosa significa concretamente questa novità?
Innanzitutto, va detto che si tratta di una procedura che consente di saldare i debiti affidati alla riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022, con uno sconto sulle somme dovute. Ad oggi, le adesioni alla nuova definizione agevolata hanno già raggiunto quota un milione, ma il Governo ha deciso di concedere più tempo per la sanatoria.
In particolare, la scadenza per presentare la domanda è stata posticipata dal 30 aprile (in realtà, per il gioco dei festivi, sarebbe stato il 2 maggio) al 30 giugno. Questo rinvio di due mesi consente di guadagnare tempo anche per la comunicazione degli importi dovuti e sul versamento della prima o unica rata.
Va detto che la procedura di adesione è ecslusivamente telematica, il che ha comportato una certa pressione sugli intermediari chiamati ad assistere i propri clienti interessati a chiudere i conti con l’agente pubblico della riscossione. Tuttavia, con la proroga di due mesi, gli intermediari avranno maggior tempo per completare la procedura.
Per chi accede alla domanda da area riservata (quindi con Spid, Cie, Cns e per gli intermediari abilitati Entratel) il sistema propone già l’elenco della propria situazione debitoria con la possibilità di scegliere cosa far confluire e cosa no nella definizione agevolata.
Il differimento del termine (attualmente fissato proprio al 30 giugno) entro cui agenzia delle Entrate Riscossione (Ader) dovrà effettuare la comunicazione ai contribuenti che hanno fatto domanda per “fissare” l’importo dovuto e il piano delle scadenze di pagamento sarà possibile fino al 30 settembre.
Ma la scadenza “sostanziale” per chi ha scelto o sceglierà la rottamazione quater, ovvero di pagare in quattro rate, scivolerà dal 31 luglio al 31 ottobre. Ciò significa che la prima (o unica) rata si pagherà solo dopo l’estate. Questo intervento correttivo sulla tregua fiscale (liti pendenti, ravvedimento speciale, errori formali) è stato inserito all’interno del decreto Bollette, ora all’esame della commissione Finanze della Camera.
La riscrittura delle scadenze della rottamazione quater sembra destinata a viaggiare come emendamento proprio al decreto Bollette nella parte dedicata alla tregua fiscale. Tuttavia, i tempi dell’approvazione parlamentare non sarebbero stati allineati con quelli dell’attuale scadenza, da qui la scelta del ministero dell’Economia di anticipare i tempi con un “comunicato legge”.
In conclusione, l’approvazione della nuova rottamazione delle cartelle per tasse e multe non pagate con il rinvio di due mesi per la presentazione della domanda e il conseguente effetto domino sulle scadenze per la comunicazione degli importi dovuti e sul versamento della prima o unica rata è una notizia positiva per i contribuenti che hanno debiti affidati alla riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022. Tuttavia, è importante sottolineare che il ritardo nell’arrivo delle entrate complessivamente stimate potrebbe mettere a dura prova l’equilibrio contabile. Pertanto, il governo dovrà trovare un modo per garantire che le entrate previste siano effettivamente incassate, senza spostare gli incassi previsti per il 2023 al prossimo anno. In ogni caso, questa nuova rottamazione rappresenta un’opportunità per i contribuenti di regolarizzare la propria situazione debitoria e per le casse dello Stato di recuperare importanti entrate.